Concerti Straordinari | Comunicato Stampa
La Società dei Concerti Trieste il 16 ottobre alle 20.30 al Teatro Rossetti di Trieste, in Sala Bartoli, presenta un evento straordinario: il doppio appuntamento con "L'Impresario delle Canarie"
TRIESTE - Arriva a Trieste il 16 ottobre per un doppio appuntamento targato Società dei Concerti Trieste, alle 18 e alle 21, un barocco “pop” giovane e colorato: l'Intermezzo “L’Impresario delle Canarie”, prodotto da Barocco Europeo per il festival MusicAntica, in scena al Teatro Rossetti di Trieste insieme alle musiche eseguite dall'ensemble Cenacolo Musicale .
Gli Intermezzi erano inseriti tra gli atti delle Opere Serie e ne costituivano un contraltare buffo, destinato a risollevare gli animi e l'attenzione del pubblico, sfruttando situazioni comiche, gags, equivoci e travestimenti, espedienti tutti esclusi dalla narrazione dell’opera seria "principale" che andavano così a creare insieme un “sandwich” di opere.
Un "classico" fra gli Intermezzi, che ebbe davvero molto successo in quegli anni e fu riproposto in diverse versioni musicali dai maggiori musicisti dell’epoca, è proprio "L'impresario delle Canarie", qui riproposto nel progetto realizzato da un’idea di Donatella Busetto, direttrice artistica di Barocco Europeo, e supportato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Fondazione Friuli e dal Comune di Sacile, in partnership con l’Accademia di Belle Arti di Venezia che, con gli allievi della Scuola di Scenografia e Scenotecnica, ha progettato e costruito nei laboratori di Marghera le scenografie originali dello spettacolo, con elementi “reali” e digitali.
Uno scenario che si scompone e ricompone sotto i riflettori seguendo i movimenti coordinati dalla regia di Cesare Scarton e grazie all’intervento sul palco di Gemma Dorothy Aquilante, Anna Bianchin e Alice Poppi, allieve dell’Accademia in veste di mimi, in un’atmosfera leggera e ironica, dove i vezzi e le manie del teatro d’opera settecentesco sembrano non essere troppo distanti da certi “divismi” dell’odierno mondo dello spettacolo.
Dalle lontane Canarie un facoltoso Impresario teatrale si presenta a casa di Dorina, cantante presunta famosa, alla quale offrire un ingaggio. Doria fa la preziosa e costringe l’indomito Nibbio a chiederle ripetutamente un saggio delle sue bravure canore. Finalmente, ma solo dopo estenuanti insistenze, si concederà in un’Aria di bravura che incanterà lo sprovveduto Nibbio. Il quale, da parte sua, non esita a competere con lei esibendosi in un’Aria da lui stesso composta (con incerti esiti su Dorina) e riecheggiante i temi stucchevoli più frequentemente in uso nella librettistica d’epoca. Riuscirà a convincere Dorina ad accettare un contratto di lavoro presso una terra lontana, adulandola con le parole: “nascono in quell’isole passari, che nel canto, sembrano tanti Orfei, e la beltà di lei, se vien colà, mi creda, gran preda ne farà”?
Nel ruolo dei due protagonisti i giovani interpreti Martina Barreca (Dorina) e Niccolò Porcedda (Nibbio) sono perfettamente a loro agio nei panni della “prima donna” e dello stravagante Impresario con vanità da palcoscenico, mentre impeccabile è la partitura eseguita dal Cenacolo Musicale composto da Giacomo Catana e Mauro Spinazzè, violini, Alessandra Di Vincenzo, viola, Giulio Padoin, violoncello, Michele Gallo, violone e Donatella Busetto, cembalo e concertazione.
UFFICIO STAMPA SOCIETÀ DEI CONCERTI TRIESTE
Daniela Sartogo
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