NOTE DI SALA E GUIDA ALL'ASCOLTO - Coro SCHUMANN e Coro VIKRA

Teatro Verdi, Riva 3 Novembre, 1 Trieste
Mercoledì 27 marzo 2019, ore 20:30

Guida all'ascolto

Vi presentiamo il Programma del Concerto con alcuni dei nostri Suggerimenti all'Ascolto: una selezione di Grandi Interpreti per potervi far apprezzare ancora meglio il concerto di Marcoledì 27 Marzo 2019, ore 20.30.

Gustav Mahler - Lieder und Gesänge

Iacobus Handl Gallus - Lex et natura, Madrigale spirituale da Harmoniae morales​

Marij Kogoj - Kaj ne bila bi vesela!​

NOTE DI SALA

Gustav Mahler (Kaliště 1860 - Vienna 1911)

- Lieder und Gesänge

  1. Starke Einbildungskraft
  2. Um schlimme Kinder artig zu machen 
  3. Hans und Grete
  4. Selbstgefühl
  5. Ich ging mit Lust durch einen grünen Wald
  6. Scheiden und Meiden
  7. Aus! Aus

Assieme al componimento sinfonico quello liederistico è la forma musicale che più di tutte ha beneficiato delle attenzioni di Gustav Mahler. Il compositore tedesco seppe infatti sviluppare al massimo questo genere dando vita ad un universo sonoro estremamente ricco ed articolato, attraverso il quale poter esprimere al meglio le riflessioni più personali, i desideri più profondi e le più intime meditazioni. I Lieder und Gesänge sono una raccolta di quattordici canzoni con accompagnamento pianistico scritte tra il 1880 ed il 1889, raccolte in tre volumi, pubblicati successivamente nel 1892. 

Ralph Vaughan Williams (Down Ampney 1872 – Londra 1958)

- Dalla Cantata “Folk songs of the Four Season”, Spring e Summer

  • Prologue
  • Children's Christmas Song 
  • The Lark in the Morning
  • Summer is a-coming in and The Cuckoo
  • The Sprig of Thyme
  • An Acre of Land 
  • John Barleycorn

Nel 1950 la National Federation of Women’s Institutes, commissionò a Ralph Vaughan Williams un lavoro per inaugurare la pima edizione del festival di canto, da loro organizzato. Il compositore, da sempre molto attento al ricco repertorio di canti e melodie proveniente dal mondo folkloristico anglosassone, aderì con entusiasmo all’iniziativa realizzando la raccolta di canzoni “Folk Songs of the Four Seasons”. Williams attinse dalla sua collezione personale di cantate popolari, arricchita nel corso degli anni con molte trascrizioni da lui realizzate, raggruppando i brani in serie stagionali capaci di condurre l’ascoltatore in un viaggio immaginario dalla primavera all’inverno. La prima esecuzione, avvenuta presso la Royal Albert Hall il 15 giugno del 1950 a Londra, vide sul palco ben tremila esecutori accompagnati dalla London Symphony Orchestra. 

Jacopo Toso

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Con il programma scelto, il gruppo vocale Vikra parla di sè, della propria triestinità di matrice slovena autoctona, di una diffusa vocazione al contemporaneo che canta l’espressionismo di Marij Kogoj e l’apertura mentale di Pavle Merkù, entrambi triestini, ma anche il Litorale di Ambrož Čopi, capodistriano di adozione, e del goriziano Patrick Quaggiato, senza dimenticare infine il postromantico sguardo ad est di Ipavec e Krek. Il programma proposto è un viaggio attraverso la storia della musica corale slovena, ma da una prospettiva altoadriatica che, considerando gli autori scelti, non si riconosce nella definizione di “locale”.

Diversi secoli separano gli autori considerati dall’eccezione rinascimentale di Jacobus Handl Gallus, inserito a completamento del quadro storico con un brano tratto dalla sua raccolta di madrigali su testi latini dal titolo Harmoniae morales. Cantano la primavera e la giovinezza in versi leggeri, turbati soltanto da timide ombre esistenzialiste, i due brani per giovani voci scelti per rappresentare il triestino Marij Kogoj. Uomo del tempo della psicanalisi e della transizione storica, musicalmente di inclinazione espressionista, Kogoj è stato allievo di Schreker e Schönberg a Vienna. Zvončki (Campanellini) e Kaj ne bila bi vesela (Perchè non esser lieta) appartengono alla raccolta Otroške pesmi, pubblicata nel 1924 a Trieste. È invece un’impressione stagionale che entra ed esce con discreto lirismo da formule omoritmiche la canzone Invernale del contemporaneo di Kogoj Josip Ipavec, medico di professione che scopre e sviluppa la propria vena artistica specificamente in ambito corale. L’atmosfera di ripiegamento malinconico di un amore ripudiato (e della regione del Prekmurje) ispira invece il compositore Uroš Krek, che in più occasioni dimostra il proprio interesse per gli elementi musicali di matrice popolare, in questo caso con un brano di aspra, espressiva concisione.

Sono del poeta triestino Claudio Grisancich le tre canzonette vernacolari che Pavle Merkù legge con la consueta attenzione al testo e a tratti anche con l’umorismo che gli è proprio ed è una prima nazionale l’esecuzione dell’ampio Magnificat di Ambrož Čopi, scritto nel 2009 per la stagione di concerti del centro culturale Kosovel di Sežana e dedicato al sessantesimo anniversario della scuola di musica di Capodistria. Il Canto finale richiama nel titolo l'idea del canto »di commiato«, tipico della tradizione corale: un vertice emotivo, il saluto prima di finire il concerto, la cordiale benedizione prima di ritornare a casa. Eppure nella sua definizione stessa c’è il senso di una conclusione che Ciril Zlobec intende in senso esistenziale, esaltando nel suo canto il significato stesso della vita, di quel “nulla che significa tutto”. È una novità assoluta, con dedica a Petra Grassi, al gruppo Vikra e alla Glasbena matica, il brano scritto da Patrick Quaggiato, compositore richiestissimo anche in ambito corale, su versi del poeta, scrittore e traduttore sloveno di raffinatissima cultura scomparso l’anno scorso e che ha lasciato ai posteri un patrimonio prezioso all’insegna del dialogo tra lingue e culture diverse.

Rossana Paliaga

Curiosando

1880

  • Inizia la costruzione del canale di Panama
  • Prima esecuzione della sinfonia in re minore di Richard Strauss

1889

  • viene inaugurata la Torre Eiffel a Parigi nell'occasione dell'Esposizione Universale celebrando il centesimo anniversario della Rivoluzione francese
  • Prima esecuzione pubblica della prima sinfonia di Mahler a Budapest

1950