ISTITUZIONE MUSICALE E SINFONICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
CONCERTO SOSPESO
IGOR ZOBIN, Direttore
PETER SOAVE, Bandoneon
Platea, palchi di Pepiano e di 1º ordine | €30 |
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1ª Galleria |
€25 |
Palchi di 2º ordine | €25 |
2ª Galleria | €20 |
Palchi di 3º ordine | €19 |
Loggione | €15 |
Platea, palchi di Pepiano e di 1º ordine | €20 |
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1ª Galleria |
€17 |
Palchi di 2º ordine | €17 |
2ª Galleria | €14 |
Palchi di 3º ordine | €13 |
Loggione | €10 |
Platea, palchi di Pepiano e di 1º ordine | €5 |
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1ª Galleria |
€5 |
Palchi di 2º ordine | €5 |
2ª Galleria | €5 |
Palchi di 3º ordine | €5 |
Loggione | €5 |
Prevendite Biglietti
Presso la nuova sede della Segreteria della SdC in Piazzetta Santa Lucia 1, a Trieste.
Oppure attraverso il circuito VivaTicket, sia online che direttamente presso i punti vendita.
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Acquisto Biglietti la sera del Concerto
presso il Teatro G. Verdi di Trieste tra le 19:30 e le 20:15.
Che cosa hanno in comune Romero, Piazzolla, Borodin e Stravinskij? La fantasia corre spontaneamente alle spinte vitalistiche del ritmo, alle lucide orchestrazioni, ai richiami del folclore, immaginando balli e canti nelle strade di Caracas, di Buenos Aires, di San Pietroburgo e di Parigi.
Il programma impaginato per l’Orchestra Regionale da Igor Zobin – giovane direttore (ma anche fisarmonicista e compositore) – offre all’ascolto opere dalle ambizioni innovative, tutte però con uno sguardo al passato, a tradizioni da sottoporre a coloratissime metamorfosi. Ecco la firma di Aldemaro Romero, capace di intersecare – nel più famoso pezzo tratto dalla Suite para cuerdas del 1976 – le linee del contrappunto bachiano con i ritmi caraibici, in una specie di fuga-passacaglia che attrae come un magnete le improvvisazioni. Non è da meno il Concerto “Aconcagua” del 1979 di Astor Piazzolla, qui affidato ad un maestro della fisarmonica e del bandoneon come Peter Soave: si cammina in equilibrio tra lirismo sensuale e robusta struttura. L’ultima, incompiuta, Sinfonia di Aleksandr Borodin, completata da Glazunov, ci fa ancora una volta ammirare il talento prodigioso del chimico alle prese con la grande forma: temi popolareggianti ma cesellati, e timbriche seducenti (lo Scherzo di origine quartettistica). Infine Stravinskij, che, su invito di Djagilev, metabolizza per i Ballets Russes le pagine della Napoli di primo ‘700 di Pergolesi.
Musicalmente Novecento
Aldemaro Romero
Fuga con Pajarillo
Astor Piazzolla
Aconcagua (Concerto per bandoneon)
Aleksandr Borodin
Sinfonia n. 3 in la min.
Igor Stravinskij
Suite da “Pulcinella”
IGOR ZOBIN
“Un musicista di stampo classico che guarda verso il futuro, tra i più innovativi della sua generazione! Fisarmonicista, direttore d’orchestra e compositore, lo contraddistinguono una grande originalità, estro e versatilità che lo portano ad affrontare contemporaneamente i progetti artistici più diversi, dalla direzione del grande repertorio per orchestra fino al crossover, dalla musica contemporanea a sempre nuovi allestimenti teatrali!”
Triestino, nasce in un territorio ricco di cultura e influenze musicali eterogenee. Da bambino s’innamora della fisarmonica; pur non avendo genitori musicisti inizia ugualmente i suoi primi passi nel mondo della musica, frequentando la classe di fisarmonica della prof.ssa Norina Dobrilla al rinomato Istituto musicale Glasbena matica di Trieste, per poi continuare con colui che sarà il suo Maestro, il prof. Claudio Furlan. Fin da subito dimostra una grande propensione artistica, tanto che a nove anni vince il suo primo concorso internazionale d’interpretazione musicale a Treviso. Attorno agli anni Novanta e a seguire, consegue, come solista e in varie formazioni cameristiche, numerosi primi posti e podi, in circa trenta concorsi internazionale e nazionali, tra Italia, Slovenia, Croazia, Austria, Ungheria e Francia, spesso come rappresentante dell’Italia o miglior italiano classificato, fra cui vanno annoverati il terzo posto nella massima categoria alla 52° Coupe Mondial de l’Accordeon, nonché l’eccezionale primo posto nell’ XI Torneo Internazionale di Musica TIM, articolata competizione d’esecuzione musicale organizzata dall’illustre musicista italiano Luigi Fait che contò circa quattromila partecipanti provenienti da ogni parte del mondo!
Si diploma in fisarmonica al Conservatorio G. Rossini di Pesaro, in composizione al Conservatorio G. Tartini di Trieste sotto la guida dei professori Fabio Nieder e Marco Sofianopulo, nonché in direzione d’orchestra alla prestigiosa Accademia Musicale Pescarese sotto la guida del grande Maestro Donato Renzetti. Deve la sua formazione musicale anche ad altre importanti personalità, i Maestri Peter Soave, Aleksandar Skljarov, Vyaceslav Semjonov, Friedrich Lips, Paolo Picchio, Slavko Magdič, Damir Bužleta, Lior Shambadal.
Lo studio di discipline musicali diverse, seppur complementari, sono dimostrazione del suo pensiero artistico – musicale; a livello internazionale è uno dei pochi fisarmonicisti diplomati in direzione d’orchestra che sviluppa contemporaneamente le carriere di concertista, direttore d’orchestra e compositore. Grazie al suo estro, la versatilità e l’originalità che lo contraddistinguono, affronta contemporaneamente e con grande successo i progetti musicali più disparati, dalla direzione del grande repertorio per orchestra fino al crossover, dalla musica contemporanea a sempre nuovi allestimenti teatrali.
Collabora regolarmente con alcuni tra i direttori, solisti e compositori più importanti al mondo, fra i quali vanno sicuramente menzionati Susanna Malkki, Daniel Kawka, Zoltan Pesko, Lu Jia, Francesco Lanzillotta, Marco Angius, Georgy Kurtàg, Sofia Gubajdulina, Azio Corghi, Luca Francesconi, Fabio Nieder, Jean Francaix, Beat Furrer, Aureliano Cattaneo, Filippo Perocco, Giovanni Verrando, Riccardo Vaglini, Daniela Terranova, Lucia Mazzaria, Alessandro Pierfederici, Marko Feri, Livia Rado, Barbara Hannigan, Alda Caiello, Timothy Brock, Mateja Petelin, con i quali esegue importanti prime esecuzioni mondiali e italiane. Collabora inoltre a stretto contatto con Enti e orchestre di altissimo valore artistico e culturale, fra i quali vanno menzionati i Ministeri della Cultura in Italia e Slovenia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra Filarmonica Novecento, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Filarmonica di Torino, la Fondazione Orchestra Regionale Toscana, la Mitteleuropa orchestra, l’Orchestra Filarmonica della Calabria, l’Orchestra Sinfonica di Pescara, la Filarmonia Veneta, il Teatro Stabile Sloveno a Trieste, il Teatro Rossetti, Teatro Nazionale Sloveno a Lubiana, l’Opera a Maribor, Teatro Nazionale a Fiume, la Biennale Musica a Venezia, Rai Nuovamusica, Bologna Festival, MITO Festival, Società dei Concerti di Milano, Play!it, Teatro La Fenice, Istituzione Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, Festival internazionale AngelicA, Nuova Consonanza Roma, Treviso Nuova Musica, Associazione Chamber music – Trio di Trieste, Società dei Concerti di Trieste, Timisoara International Music Festival, Festival Hoerfest Neue Musik Detmold e moltissimi altri, nonché con numerosi Conservatori italiani, fra i quali vanno menzionati quelli di Trieste, Udine, Venezia, Trento, Milano, Torino, Catanzaro, con rinomate accademie estere, fra le quali l’Accademia di musica e arte di Lubiana, Pola, Zagabria, Tallinn, Melbourne, gli Istituti italiani di cultura del territorio balcanico, Tirana, Parigi, Vancouver, Edmonton, Tallinn e Vienna. All’età di 25 anni è stato il primo fisarmonicista solista ad esibirsi nella Sala Sinopoli al Parco della Musica a Roma con l’Orchestra Sinfonica di Roma e del Lazio, eseguendo il Concerto pour accordeon et orchestre di J .Francaix in prima italiana!
Fondamentale dunque il suo rapporto con la musica contemporanea e la ricerca musicale, dove si può considerare uno degli ambasciatori delle “nuove musiche” per fisarmonica: è membro del rinomato L’arsenale Ensemble con cui ha ricevuto premi di grande rilevanza artistica, fra i quali si segnalano il prestigiosissimo XXXV PREMIO DELLA CRITICA MUSICALE “FRANCO ABBIATI” 2016 per la ricerca musicale, SIAE, Siemens Foundation e Benetton Foundation. Collabora inoltre con rinomati ensembles di musica contemporanea quali l’mdi Ensemble, Ex Novo Ensemble, Ensemble Risognanze, e svariate formazioni cameristiche, tra le quali va segnalato il giovane Quartetto d’archi Chagall.
È seguito da importanti emittenti televisive, riviste del settore ed editori, tra le quali vanno menzionate la RAI, Sky Classica, RTV Ljubljana, ORF, Suonare news, Amadeus ed edizioni Ricordi.
Rilevante infine il rapporto con il teatro di prosa, dove si esprime come compositore, pianista accompagnatore, musicista di scena e attore, e dove ha collaborato con registi, letterati e attori di fama internazionale, fra i quali vanno menzionati Claudio Magris, David Riondino, Paolo Magelli, Eduard Miler, Januš Kica, Ivica Buljan, Igor Pison, Marko Sosič.
PETER SOAVE
Riconosciuto a livello mondiale come il leader della musica per Bandoneon, Peter Soave ha un segno di riconoscimento: la sua unica combinazione tra presenza scenica e virtuosismo musicale.
Di discendenza Italiana, le sue prime esperienze con la musica sono strettamente collegate alla fisarmonica. Già dall’età di tre anni aveva capito che ne avrebbe fatto la sua passione per la vita e già all’età di cinque anni i suoi studi di musica ruotavano attorno a quello strumento.
All’età di sedici anni ha iniziato a competere in concorsi di livello internazionale confermandosi al primo posto di numerose gare. Tra queste ricordiamo: Grand Prix in Neu Isenberg, Germania dell’ovest; Klingenthal Wettbewerb nella Germania dell’Est; Coupe Mondiale di Folkstone, Inghilterra; e il Trofeo Mondiale di Arrezano, Italia.
Nel 1987, Peter Soave è stato il primo a vincere il premio “Voce d’Oro,” l’onorificenza che viene consegnata a coloro che hanno portato la fisarmonica in una posizione di prestigio nel mondo della musica moderna.
Ispirato profondamente dal compositore argentino Astor Piazzolla, Peter Soave ha ben presto pensato di includere il Bandondeon nelle sue performance. Si dedica poi alle esibizioni come solista e come accompagnatore di orchestra ed ensemble musicali attraverso tutto il Nord e il Sud America, l’Asia, l’Europa e la Russia. Si è esibito anche con la San Francisco Symphony, la Hollywood Bowl Orchestra, la Detroit Symphony, la Phoenix Symphony, la Brooklyn Philharmonic, la Zagreb Philharmonic, la Windsor Symphony, la Flint Symphony, la San Salvador Philharmonic, la Belgrade Philharmonic, la Lubbock Symphony, la Bellevue Philharmonic, la Walla Walla Symphony, l’Orquesta Sinfónica de Puerto Rico, la Williamsport Symphony, l’Orquesta Sinfónica Gran Mariscal de Ayacucho and The Zagreb Soloists.
Mr. Soave ha collaborato con direttori del calibro di James Levine, Neeme Jarvi, Thomas Wilkins, Robert Spano, Leone Mageira, Hermann Michael, Duilio Dobrin, e Guillermo Figueroa.
Nel 2007 Peter Soave si è esibito in una premiere di “El Pueblo Joven” di Astor Pizzolla, scritta per orchestra sinfonica, voce recitativa, soprano, bandoneon, coro e percussioni.
Il compositore venezuelano Aldemaro Romero ha scritto per Peter Soave numerose composizioni: “Piazzollana-Homage à Piazzolla” per bandoneon e orchestra; “Suite de Castelfidardo” per bandoneon e orchestra d’archi; “Soavecito” per fisarmonica e orchestra d’archi; E “Tango Furioso” per bandoneon e quartetto d’archi.
L’opera di Romero, “Five Paleontological Mysteries” , per fisarmonica e quartetto d’archi è stato messo in scena per la prima volta in America nel Febbraio 2008 a Detroit, ed è arrivato in Italia nel Luglio 2008.
La discografia di Peter Soave include l’album da solista “Pride and Passion,” “Five Tango Sensations” con il Rucner String Quartet, un doppio cd “Undertango 2,” e “Peter Soave & Symphony Orchestra,” dove si cimenta nelle musiche di Astor Piazzolla e Carmine Coppola. Ha ricevuto premi per i suoi cd come il Detroit Music Award for Best Classical Recording nel 2001 e il Best Classical Instrumentalist nel 2003.
Con lo scopo di diffondere la sua musica e di armonizzarla con la natura, Peter Soave ha fondato la Peter Soave Music Academy con sede nelle Montagne delle Dolomiti in Italia.
Suona una “Mythos #002” da concerto e un bandoneon “Adrian #001”.