09Mar

IL CANTIERE DELL'ARTE

SOSPESO

Teatro Verdi Trieste, Riva 3 Novembre 1, Trieste
Lunedì 9 marzo 2020, ore 20:30
Platea, palchi di Pepiano e di 1º ordine €30

1ª Galleria

€25
Palchi di 2º ordine €25
2ª Galleria €20
Palchi di 3º ordine €19
Loggione €15
Platea, palchi di Pepiano e di 1º ordine €20

1ª Galleria

€17
Palchi di 2º ordine €17
2ª Galleria €14
Palchi di 3º ordine €13
Loggione €10

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Platea, palchi di Pepiano e di 1º ordine €5

1ª Galleria

€5
Palchi di 2º ordine €5
2ª Galleria €5
Palchi di 3º ordine €5
Loggione €5

Prevendite Biglietti

Presso la nuova sede della Segreteria della SdC in Piazzetta Santa Lucia 1, a Trieste.

Oppure attraverso il circuito VivaTicket, sia online che direttamente presso i punti vendita.

Acquisto Biglietti la sera del Concerto

presso il Teatro G. Verdi di Trieste tra le 19:30 e le 20:15. 

CONCERTO SOSPESO - IN ATTESA DI NUOVA DATA

Il progetto del Cantiere dell’Arte, nato all’interno della Fondazione Luigi Bon di Colugna di Tavagnacco, ci svela un angolo preziosissimo del repertorio cameristico.
Il laboratorio musicale capitanato da Claudio Mansutti (direttore e clarinettista) raduna i migliori giovani talenti della nostra regione (“prime parti” di orchestre della zona mitteleuropea abbinate a strumentisti che si stanno specializzando in accademie internazionali e nazionali) attorno a un lavoro di scavo interpretativo che è occasione di crescita personale e collettiva.
La “Gran Partita”, scritta dopo l’Idomeneo, è prova inoppugnabile del potere trasfigurante mozartiano: un genere d’occasione, quale la Serenata (o il Divertimento), esce dalle sue funzioni d’uso e approda a più nobili livelli stilistici, dando corpo a un’inesauribile immaginazione timbrica; nello sfilare dei sette movimenti, sono il colore notturno e il fraseggio commovente dell’Adagio in mi bemolle a fissare il centro emotivo dell’opera (che resta prodigiosamente sempre fresca, in ogni declinazione espressiva, dal popolaresco al giocoso, dal marziale al sublime). Tout se tient: Rossini di Mozart (e Haydn) si è nutrito, imparando da ragazzo l’arte dei Tedeschi, direttamente dalle fonti. Perciò risulta perfetto, per completare il dittico della serata, eseguire l’antologia dal “Barbiere”, trascrizione per fiati e contrabbasso fatta, secondo una fortunata moda viennese, dal compositore e clarinettista boemo Wenzel Sedlak (1776-1851). Si torna al puro divertimento.

Programma

Wolfgang Amadeus Mozart
Serenata n. 10 in si bem. magg. K 361 “Gran Partita”

Gioachino Rossini
Il Barbiere di Siviglia trascrizione d’epoca per strumenti a fiato di Wenzel Sedlak

Biografia

Il Cantiere dell’Arte

Paola Fundarò, Gabriele Bressan oboe
Claudio Mansutti, Sara Papinutti clarinetto
Paolo Calligaris, Alessandro Bressan fagotto
Nicola Bulfone, Michele Ghedin corno di bassetto
Andrea Liani, Andrea Mancini, Florian Cason, Filippo Tosolini corno
Daniel Fabris Gerson controfagotto
Claudio Mansutti maestro concertatore
Presentazione e narrazione Stefano Valanzuolo

Un progetto giovane e lungimirante nato all’interno della Fondazione Luigi Bon di Colugna di Tavagnacco (UD) e racchiuso nel nome Il Cantiere dell’Arte. Un laboratorio ed ensemble musicale insieme, ideato per valorizzare vari repertori musicali ed i migliori giovani talenti della Regione FVG. Un cantiere come percorso di crescita individuale e collettiva, musicale e personale.
In questa particolare occasione avremo il piacere di ascoltare alcune “prime parti” di orchestre della zona mitteleuropea abbinate a giovani di grande talento che si stanno specializzando nelle migliori accademie internazionali e nazionali come il Musik Akdemie di Basilea, l’Università delle arti di Zurigo, Ecole de Musique di Losanna, il Conservatori di Firenze e Trento. Collaborano con diverse orchestre come la Filarmonica di Lubiana, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano. Singolarmente hanno seguito masterclass tenuti da docenti di chiara fama tra cui Nicholas Daniel, Christian Schmidtt, Sabine Meyer, Martin Spangenberg, Hans van der Zanden, Gunter Högner, Valentino Zucchiatti, Sergio Azzolini e altri. L’ensemble nella formazione di ottetto a fiati ha debuttato al Festival Carniarmonie 2016 e si è esibito in importanti festivals internazionali e rassegne come Nei Suoni dei Luoghi, Emilia Romagna Festival, Armonie in Corte a Udine, al concerto di apertura del 14° International Clarinet Competition Saverio Mercadante, al festival degli Amici della Musica di San Severo.

 

Claudio Mansutti

Diplomato in clarinetto presso Conservatorio di Udine sotto la guida del M° A. Pecile, in seguito si è perfezionato con i maestri P. Borali (RAI Milano) e K. Leister (Berliner Philharmoniker). Ha vinto 5 Concorsi nazionali ed internazionali di musica da camera, ha registrato per la RAI e l’ORF. È stato fondatore del Diapason Ensemble e dell’Orchestra Accademia Ars Musicae di Klagenfurt di cui è stato primo clarinetto. Ha intrapreso gli studi di direzione orchestrale con il M° L. Descev, e per quel che riguarda lo studio interpretativo, si è perfezionato con il M° R. Repini. 
Si è esibito in veste di solista, tra le altre, con le orchestre Zagreb Radio and Television Orchestra, Virtuosi di Praga, Salzburger Solisten, Vienna Mahler Orchestra, Budapest Chamber Orchestra, Moravian Philharmonic Orchestra, Hradec Kralove Philharmonic Orchestra, FVG Mitteleuropea Orchestra, Orchestra Regionale Siciliana, Orchestre di Shenzen, di Quindao e di Hangzou in Cina, Thailand Philharmonic Orchestra a Bangkok. Si è esibito nel 2016 con i Berliner Symphoniker nella celebre Filarmonia di Berlino e ha collaborato con il Quintetto d’archi dei Berliner e con lo Janacek Quartet. Con l’Ensemble Variabile ha suonato in tutta l’Europa e oltre, esibendosi anche a New York, in duo, presso la Carnagie Hall nel 2015 e 2017.