HARTMUT HAENCHEN - ANTONIO MENESES - ORCHESTRA TEATRO VERDI
Festival di Trieste | I Concerti Al Teatro Verdi
violoncello, orchestra sinfonica
in collaborazione con la Stagione sinfonica 2023 del Teatro G. Verdi di Trieste
Poltronissime, Platea, palchi pepiano e I ordine
€ 35,00
I galleria ( I fila e II fila), palco di II ordine
€ 25,00
II galleria e palco di III ordine
€ 15,00
Loggione, II galleria (VI e VII fila) e I galleria (IV, V, VI fila)
€ 11,00
Poltronissime, Platea, palchi pepiano e I ordine
€ 31,50
I galleria ( I fila e II fila), palco di II ordine
€ 22,00
II galleria e palco di III ordine
€ 13,00
Loggione, II galleria (VI e VII fila) e I galleria (IV, V, VI fila)
€ 10,00
Poltronissime, Platea, palchi pepiano e I ordine
€ 30,00
I galleria ( I fila e II fila), palco di II ordine
€ 21,00
II galleria e palco di III ordine
€ 12,50
Loggione, II galleria (VI e VII fila) e I galleria (IV, V, VI fila)
€ 9,50
Poltronissime, Platea, palchi pepiano e I ordine
€ 33,50
I galleria ( I fila e II fila), palco di II ordine
€ 23,50
II galleria e palco di III ordine
€ 14,00
Loggione, II galleria (VI e VII fila) e I galleria (IV, V, VI fila)
€ 10,50
Tutti i settori
€ 11,00
SEGRETERIA SdC | BIGLIETTERIA / SdC office | Tickets
Piazzetta Santa Lucia, 1 - Trieste
Tel +39 040 362408 - info@societadeiconcerti.net
BIGLIETTERIA DEL TEATRO VERDI / Teatro Verdi Box Office
Piazza Giuseppe Verdi - Trieste
Tel numero verde 800 898 868
Tel +39 040 0648638 - boxoffice@teatroverdi-trieste.com
Per informazioni dettagliate sugli orari CLICK QUÌ
PREVENDITA BIGLIETTI ONLINE / Online tickets sales
vedi sotto / see below
BIGLIETTERIA LA SERA DEL CONCERTO / Box Office in the evening before the concert
Dalle ore 19.00 alle ore 20.15 presso il Teatro Lirico G. Verdi, vedi anche QUÌ
CATEGORIE RIDUZIONI / Discounted Categories
- Riduzione 1: Soci SdC (presentare la tessera). Applicabile anche a gruppi organizzati di almeno 25 persone e agli abbonati alla Stagione Lirica e di Balletto 2023-24 del Teatro Verdi.
- Riduzione 2: Applicabile a: Soci Privati del Teatro Verdi in regola con il pagamento delle quote previste (la riduzione spetta nella misura massima di 2 biglietti per produzione per ciascun socio privato), Dipendenti della Fondazione (la riduzione spetta nella misura massima di 1 biglietto per produzione per ciascun dipendente).
- Last Minute: Applicabile a tutti, ed in vendita da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
- Under34: Applicabile a chiunque ha una età inferiore a 34 anni
NOTA: alcune riduzioni non possono essere acquistate online. Per la riduzione soci o under34 acquistare in Segreteria SdC, o alla Biglietteria del Teatro Verdi oppure chiamando il call center del Teatro Verdi. La vendita dei biglietti per i palchi NON è disponibile online.
Vista settori del Teatro Verdi / Teatro Verdi Seating Plan
Hartmut Haenchen, direttore
Antonio Meneses, violoncello
Orchestra della Fondazione Teatro Lirico G. Verdi di Trieste
ore 18.00 al Teatro Verdi il concerto è preceduto da
Note d'artista: conversazione con i musicisti
Carl Maria von Weber (Eutin 1786 - Londra 1826)
Oberon ouverture J. 306
Robert Schumann (Zwickau 1810 - Binn 1856)
Concerto in la minore per violoncello e orchestra op.129
- Nicht zu schnell (la minore - la maggiore)
- Langsam (fa maggiore)
- Etwas lebhafter. Sehr lebhaft (la minore - la maggiore)
Ludwig van Beethoven (Bonn 1770 - Vienna 1827)
Sinfonia n.6 in Fa maggiore op.68 “Pastorale”
- Piacevoli sentimenti che si destano nell'uomo all'arrivo in campagna: Allegro ma non troppo
- Scena al ruscello: Andante molto mosso (si bemolle maggiore)
- Allegra riunione di campagnoli: Allegro
- Tuono e tempesta: Allegro (fa minore)
- Sentimenti di benevolenza e ringraziamento alla Divinità dopo la tempesta: Allegretto
ANTONIO MENESES
Antonio Meneses è tra i solisti più prestigiosi della sua generazione, si esibisce regolarmente con molte delle principali orchestre mondiali e con molti tra i maggiori direttori, appare per la prima volta come solista con l’orchestra del Teatro Verdi diretta per l’occasione dal direttore tedesco Harmut Haenchen che con i suoi ottanta anni porta con se la grande tradizione musicale del suo paese, protagonista di una prestigiosa carriera coronata da importanti esibizioni con alcune delle orchestre più importanti al mondo.
Nato in Brasile, a Recife, nel 1957 da una famiglia di musicisti, Antonio Meneses ha iniziato gli studi di violoncello all’età di dieci anni. A sedici anni ha incontrato il famoso violoncellista Antonio Janigro che lo ha portato in Europa per seguire i suoi corsi a Düsseldorf e Stoccarda. Nel 1977 Antonio Meneses ha vinto il primo premio al "Concorso Internazionale ARD" di Monaco e nel 1982 ha ricevuto il primo premio e la medaglia d’oro al "Concorso Tchaikovsky" di Mosca.
Nelle principali città di Europa, America ed Asia, Antonio Meneses si è esibito con le più rinomate orchestre del mondo ed ha collaborato con direttori del calibro di Claudio Abbado, Gerd Albrecht, Herbert Blomstedt, Semyon Bychkov, Riccardo Chailly, Sir Andrew Davis, Charles Dutoit, Daniele Gatti, Neeme Järvi, Mariss Jansons, Herbert von Karajan, Riccardo Muti, Eiji Oue, André Previn, Mstislav Rostropovitch, Kurt Sanderling, Yuri Temirkanov o Christian Thielemann.
Antonio Meneses è anche ospite regolare di numerosi festival musicali quali il Festival di Salisburgo, le Festwochen di Vienna e Berlino, il Festival Primavera di Praga, il ‘Festival Pablo Casals’ di Porto Rico, il Mostly Mozart Festival di New York, i Festival di Tanglewood e Ravinia, il Festival di Lucerna, il Festival di Colmar, etc.
Molto attivo nel campo della musica da camera, Antonio Meneses è stato membro del leggendario Trio Beaux Arts dall’ottobre 1998 al settembre 2008. Ha collaborato con il Quartetto Vermeer e si esibisce in duo con pianisti quali Menahem Pressler e Maria João Pires.
Eventi di rilievo recenti hanno incluso concerti con la BBC Symphony Orchestra e Maxim Vengerov al Barbican Centre; esibizioni ai Festival Internazionali di Aldeburgo ed Edimburgo e recital alla Wigmore Hall.
Nella stagione 2019/2020 Antonio Meneses si é esibito in recital a Lisbona e Firenze, in tour in Sud America (Brasile e Colombia) e in tour in Giappone per due settimane.
In campo discografico, Antonio Meneses ha effettuato due registrazioni di grande successo per Deutsche Grammophon con Herbert von Karajan e i Berliner Philharmoniker: il Doppio Concerto per violino e violoncello di Brahms con Anne-Sophie Mutter e il Don Chisciotte di Richard Strauss. Ha poi registrato le opere complete per violoncello di Villa-Lobos (Auvidis France e Bis), David Popper e C.P.E. Bach (Pan Records).
Per AVIE ha inciso le ‘Sei Suite per violoncello’ di Bach, le opere complete per violoncello e pianoforte di Schubert e Schumann con Gérard Wyss, un CD Beethoven con Menahem Pressler, e un CD (nominato ai Grammy Awards) con i Concerti di Elgar e Gál insieme alla Royal Northern Sinfonia e Claudio Cruz.
Con la stessa formazione e direttore è stato inciso, nel gennaio 2017, un CD con i Concerti di Schumann e Saint-Saens e le Variazioni Rococò di Tchaïkovsky.
Il suo primo CD in duo con Maria Joao Pires per DGG è stato pubblicato nel 2013.
In aggiunta agli appuntamenti concertistici, Antonio Meneses tiene regolarmente masterclass in Europa (Madrid – Escuela Superior de Música Reina Sofia; Siena – Accademia Musicale Chigiana; Cremona), in America e Giappone.
Inoltre, dal 2008 insegna presso il Conservatorio di Berna.
HARTMUT HAENCHEN
Nato a Dresda nel 1943, Hartmut Haenchen è cresciuto nella Repubblica Democratica Tedesca del dopoguerra. Nonostante le severe restrizioni imposte dal precedente regime della Germania dell'Est, egli ottenne un permesso speciale per lavorare con i migliori ensembles occidentali, tra cui la Filarmonica di Berlino e la Concertgebouw Orchestra, conquistando l’unanime favore del pubblico e della critica con le sue interpretazioni, in particolare nelle opere di Wagner, di Mahler e Richard Strauss.
Nel 1986 si è trasferito nei Paesi Bassi ed è stato nominato Direttore Principale delle Orchestre Filarmonica e da Camera dei Paesi Bassi e Direttore Musicale dell'Opera Nazionale Olandese. Nei tredici anni di quel suo mandato, ricco di successi in numerosi titoli del repertorio lirico (da Mozart a Berg, da Gluck a Mussorgsky e Shostakovich, da Haendel a Puccini, Verdi, Strauss, Tchaikovsky, Reimann...) un particolare significato ha avuto l’Anello di Wagner con regia di Pierre Audi (disponibile su CD, DVD e in streaming online) ripreso in occasione del bicentenario wagneriano del 2013.
Hartmut Haenchen, particolarmente noto ed apprezzato per le sue interpretazioni di Richard Strauss, Wagner e Mahler, collabora con orchestre di tutto il mondo: Stockholm Philharmonic, Oslo Philharmonic, Montreal Symphony Orchestra, Japan Philharmonic, Kioi Sinfonietta, Tonhalle di Zurigo, Gewandhaus Orchester Leipzig, Sächsische Staatskapelle Dresden, WDR Köln, Orchestre Philharmonique de Radio France, Orchestre National de France, Orchestre de Paris, Dallas Symphony Orchestra, Orchestre National du Capitole de Toulouse, Yomiuri Nippon Symphony Orchestra.
Numerose e importanti le sue presenze nei maggiori teatri d’opera; per citare i più importanti:
· Parigi Opéra National: Khovanshchina (2022), Wozzeck (2010), Salomè (2006), Capriccio (2007), una nuova produzione di Parsifal (2008), Lady Macbeth di Mzsenk (2009, Grand Prix de la Critique),
· Londra Covent Garden: Zauberflöte (2021), Don Giovanni (2019), Tannhäuser (2016), Salomè (2010), Tannhäuser (2016)
· Madrid Teatro Real: nuove produzioni di Fidelio (2015), Boris Godunov (2012), Lohengrin (2014)
· Tokyo New National Theatre: Wozzeck (2009)
· Toulouse Daphne (2014), Tannhäuser (2012), Elektra
· Lyon Elektra (2017), Tristan und Isolde (2017)
· Bruxelles La Monnaie: nuova produzione di Parsifal (Prix de l’Europe 2010)
· Genève Grand Théâtre: Così fan tutte (2017), Iphigénie en Tauride (2015)
Copenhagen Royal Opera: Parsifal (2012)
Il 2016 ha visto il suo debutto a Bayreuth, dove con la direzione di Parsifal ha avuto trionfali riscontri dal pubblico e dalla stampa internazionale: “miglior debutto da anni”, “sensazionale”, “la stella induscussa”, “al massimo livello”, “an unforgettable, electrifyng performances” E a Bayreuth è tornato a dirigere Parsifal al Festival 2017.
In Italia
Nell’ottobre 2012 ha diretto con grande successo Die Schöpfung all’Accademia Santa Cecilia.
Der fliegende Holländer nel marzo 2013 ha segnato il suo debutto alla Scala, cui sono seguiti concerti a Napoli e Ravello con l’Orchestra del Teatro San Carlo, a Pisa e Pordenone con l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano.
Nel 2015, nell’ambito del Festival ANIMA MUNDI, è tornato a Pisa con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e Die Schöpfung; nel 2016 e nel 2018 ha diretto l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI a Torino, l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo e del Carlo Felice di Genova. Nel 2021 è tornato a Torino, sul podio dell’Auditorium “G. Agnelli” e al Teatro La Fenice di Venezia; nel 2022 al Carlo Felice di Genova, al Teatro Manzoni di Bologna e all’Accademia Santa Cecilia con la 9.Sinfonia di Bruckner.
Hartmut Haenchen ha realizzato più di 130 registrazioni discografiche per Berlin Classics, Capriccio, EuroArts, OpusArte, Pentatone, Philips, Sony Classical, Vanguard e ICA Classics.
L’uscita più recente, un DVD della Sinfonia n. 6 di Mahler su ICA Classics, ha ricevuto un Diapason d'Or, mentre il suo disco delle ultime Sinfonie di Mozart (Kammerorchester CPE Bach / Berlin Classics) ha ricevuto numerosi riconoscimenti.
Nel 2017 il Magazin OPERNWELT lo ha premiato come "Direttore d'orchestra dell'anno" Haenchen è anche autore di molti libri sulla musica, tra cui importanti studi su Wagner e Mahler, nonché di pratiche esecutive nel XVIII secolo (Werktreue und Interpretation, Pfau-Verlag). Hartmut Haenchen è anche protagonista di un documentario – The Skye Over Dresden – trasmesso sia in TV che nell'ambito del Netherlands Film Festival. Questo documentario ha vinto la palma d'oro al 33° Festival Internazionale del Film sull'Arte di Montréal.Nell'ottobre 2008 è stato insignito della Croce Federale al Merito della Repubblica di Germania, in riconoscimento del suo eccezionale contributo alla musica e alle arti.
ORCHESTRA DEL TEATRO LIRICO G. VERDI TRIESTE
L'Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste è un complesso stabile fin dal 1944, quando assunse il nome di "Filarmonica Triestina"; poi, nel 1964, ha preso il nome del Teatro in cui opera. È quindi dai tempi dell'immediato dopoguerra che la sua attività non conosce soste. Il suo organico è in grado di eseguire il più vasto repertorio lirico, sinfonico, operettistico ed è stata via via guidata da direttori che da soli stanno ad indicarne l’alto livello professionale: Herbert von Karajan, Claudio Abbado, Riccardo Muti, Paul van Kempen, Thomas Schippers, Mario Rossi, Carlo Maria Giulini, Laslo Somogyi, Leonard Bernstein, Sergiu Celibidache, Gianandrea Gavazzeni, Daniel Oren, Gary Bertini, Gustav Kuhn, Stefan Anton Reck, Pinchas Steinberg, Bruno Campanella, Nello Santi, Gianluigi Gelmetti, Donato Renzetti, e altri ancora.
A più riprese è stata invitata ad esibirsi fuori sede e tra le tappe più importanti vanno ricordate la Stagione Lirica Italiana a Parigi nel 1957, il Festival Busoni a Empoli nel 1958, la Stagione a Wiesbaden nel 1969, i cicli sinfonici in Slovenia, Croazia, Austria e Ungheria. Significativa la sua partecipazione al Festival dei Due Mondi di Spoleto dai tempi della sua fondazione e, senza interruzioni, dal 1958 al 1969.
Di radici profonde è anche l'impegno alla diffusione della cultura musicale nel Friuli ‐Venezia Giulia. Da molti anni il Teatro Verdi è presente in diverse città: da Udine a Gorizia, a Pordenone e in altri centri della Regione, sia con il suo organico al completo che con i suoi validissimi solisti e le formazioni di tipo cameristico.
Nel 2014 ha inaugurato la stagione d’opera alla Royal Opera House di Muscat (ROHM) con una produzione di grande successo, il Macbeth di Verdi, “un’opera indimenticabile che ha lasciato un indelebile ricordo dopo che il sipario è sceso” (dalla rivista “Times of Oman’s”). Nel 2016 ha inaugurato la Dubai Opera con il concerto d'apertura eseguito dal tenore Placido Domingo e con le opere liriche Les pêcheurs de perles e Il barbiere di Siviglia, due produzioni realizzate dalla Fondazione stessa. Nel 2019 Orchestra e Coro della Fondazione sono stati impegnati in una prestigiosissima tournée di tre settimane in Giappone con un nuovo allestimento de La Traviata di Giuseppe Verdi, rappresentata nelle principali città nipponiche.
L’Orchestra del Teatro Verdi è presente nei cataloghi discografici con le Sinfonie di Mendelssohn, di Schumann e con l’integrale delle Sinfonie e lo Stabat Mater di Dvorak (per la Erresse) dirette rispettivamente da Lü Jia e da Julian Kovatchev. Oltre alle ormai storiche incisioni delle sue partecipazioni ai primi Festival dei Due Mondi di Spoleto negli anni Cinquanta e Sessanta, il repertorio dell’Orchestra del Teatro Verdi include anche varie interpretazioni live del repertorio operistico, tra le quali: Il Campiello di Wolf Ferrari, La Straniera di Bellini (per la Fonit‐Cetra/ Ricordi), Attila e Stiffelio di Verdi (per l’etichetta Dynamic), Ginevra di Scozia di Simon Mayr (per l’Opera Rara), un DVD di Tancredi di Rossini, I Cavalieri di Ekebù di Riccardo Zandonai e un CD di Lohengrin di Wagner. La battaglia di Legnano di Giuseppe Verdi è inserita in DVD nel cofanetto Tutto Verdi The Complete Operas edito da Unitel Classica in occasione delle celebrazioni per i 200 anni della nascita del compositore.
in co-organizzazione con il Comune di Trieste