Dmítrij Dmítrievič Šostakóvič (San Pietroburgo 1906, Mosca 1975)
Quartetto in la bemolle maggiore, op.118
CONFERENZA CONCERTO CON IL QUARTETTO GOLDBERG | NOTE DI SALA
NOTE DI SALA
Una nuova opportunità per entrare nel mondo degli interpreti e approfondire il proprio ascolto. Una serie di incontri dedicati all'interpretazione musicale, un modo diverso per conoscere e approfondire l'arte dell'interprete e delle scelte che deve prendere di fronte all'opera musicale. Durante l1incontri gli interpreti ci racconteranno durante la prima parte come fanno a costruire la propria visione di un brano, le sfide tecniche da risolvere, la tensione musicale da mantenere o la prassi esecutiva da interpretare. Durante la seconda parte invece eseguiranno per intero l'opera su cui avranno lavorato. L1inconto dura circa un'ora e si terrà presso l'auditorium del Musero Revoltella.
Quartetto in la bemolle maggiore, n. 10 op.118 Composto nel 1964 e dedicato all'amico e compagno di esecuzioni al pianoforte a 4 mani Moissey Samuilovitch Waingerg, il quartetto sembra in qualche modo essere una "resistenza" una "opposizione" al regime sovietico che obbligava i compositori a sottoporre le loro opera all'approvazione di "commissioni di valutazione" prima di autorizzarli all'esecuzione, nonchè all'antisemitismo allora in auge (Moissey era ebreo). La giocosità e serenità che pervade il primo, terzo e quarto tempo danno un senso di riposo, tranquillità, creado un grande contrasto con l'Allegro Furioso del secondo tempo, pieno di asprezze, ribellione, di violenza dimostrativa nei confronti di chi ascolta, cercando quasi di intimidirlo, come a voler dimostrare che sotto l'apparente cielo sereno si cela la ribellione pronta ad esplodere.