ALBRECHT MAYER - VITAL JULIAN FREY
oboe - cembalo
Albrecht Mayer, oboe
Vital Julian Frey, cembalo
Tomaso Giovanni Albinoni (Venezia 1761 - Venezia 1751)
Konzert per Oboe e clavicembalo in re min op. 9 nr. 2
Tratto dal concerto per Oboe, archi und B.C. arr. V. Frey
Allegro e non Presto – Adagio – Allegro
Johann Sebastian Bach (Eisenach 1685 - Lipsia 1750)
Concerto per Clavicembalo solo in Re Magg BWV 972
Tratto dal concerto per violino di Antonio Vivaldi arr. J. S. Bach
Allegro – Larghetto – Allegro
Antonio Vivaldi (Venezia 1678 - Vienna 1741)
Sonata per Oboe e Basso Continuo in do min RV 53
Adagio – Allegro – Andante – Allegro
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Alessandro Marcello (Venezia 1673 - Venezia 1747)
Concerto per Oboe e Clavicembalo in re minore
Tratto dal concerto per Oboe, archi und B.C. arr. J. S. Bach /V. Frey
Allegro e spiccato – Adagio – Presto
Johann Sebastian Bach
Concerto per Clavicembalo solo in do min BWV 981
Tratto dal concerto per violino di Benedetto Marcello arr. J. S. Bach
Adagio - Vivace – Adagio – Presto
Antonio Vivaldi
Concerto per Oboe e Clavicembalo in Do Magg RV 450
Tratto dal concerto per Oboe, archi und B.C. arr. V. Frey
Allegro molto – Larghetto - Allegro
ALBRECHT MAYER
Se pensate all'oboe, non può certamente mancare: Albrecht Mayer. Sia gli ascoltatori che i critici ne sono entusiasti: si parla infatti di "scintille divine", di "oboe miracoloso" o di "elevare l'oboe allo strumento della seduzione".
Dopo aver studiato con insegnanti quali Gerhard Scheuer, Georg Meerwein, Ingo Goritzki e Maurice Bourgue, nel 1990 ha intrapreso la sua carriera professionale come oboista solista della Bamberg Symphoniker e nel 1992 con la Berliner Philharmoniker. Accompagnato dall'Orpheus Chamber Orchestra, Albrecht Mayer ha fatto il suo debutto al Carnegie Hall di New York nel 2007. Nel 2008 era "Artiste étoile" al Lucerne Festival.
Nonostante la sua carriera da solista a livello internazionale, la sua grande passione è la direzione d‘orchestra. Ha lavorato infatti con orchestre importanti come la Korean Symphony Orchestra, la China Philharmonic Orchestra, la Vancouver Symphony Orchestra, l'English Concert, la Schleswig-Holstein Festival Orchestra.
Come solista, Albrecht Mayer è molto richiesto a livello internazionale. Alla ricerca del suo ideale sonoro, ha fondato il suo ensemble "New Seasons" con il quale ha realizzato un sogno a lungo perseguito. Costantemente alla ricerca di un nuovo repertorio, Albrecht Mayer ama prestare la sua voce (l’oboe) nell‘interpretare opere scritte per altri strumenti e canto. Un ottimo esempio sono le trascrizioni "Canzoni senza parole" di Bach e il suo album "New Seasons" con trascrizioni di Händel, che lo hanno portato per settimane al primo posto nella pop-chart. Il suo CD " Auf Mozarts Spuren" con la Mahler Chamber Orchestra e Claudio Abbado è rimasto per mesi in testa alle classifiche di classica tedesche ed è stato anche in testa alla classifica della Deutsche Schallplattenkritik.
Decca ha pubblicato gli album "In Venice" (2008), una registrazione dedicata a J.S.Bach (2019), “Bonjour Paris” (2010) e “Schilflieder” (2012). Infine, Deutsche Grammophon ha pubblicato l'album "Let it snow" (2013), registrato insieme a The King’s Singers, e "Lost and Found" (2015), „Tesori d'Italia" (2017), „Longing for Paradise" (2019), che in Giappone ha ricevuto il Record Academy Award 2019 nel genere Concerto da Record Geijutsu.
Durante la sua carriera Albrecht Mayer ha ricevuto numerosi premi, tra cui: il Premio ECHO Klassik Preis (2004, 2008 e 2010), il Premio Cultura E.T.A.Hoffmann della sua città di provenienza Bamberg (2006). Nel 2013 è stato inserito nella "Gramophone Hall of Fame" e gli è stato assegnato il premio Kulturpreis Bayern. Ha ricevuto inolte l‘Opus Klassik sia per il suo album "Tesori d'Italia" (2018) che per il suo ultimo album dedicato a Mozart (2022).
Albrecht Mayer suona esclusivamente strumenti dei fratelli Mönnig e, dal 2010, sviluppa con questa rinomata azienda la propria linea di oboe: il modello Albrecht Mayer.
Ha istituito la Fondazione “Albrecht Mayer Stiftung” per la ricerca sulla retina (www.albrecht-mayer-stiftung.de).
VITAL JULIAN FREY
Vital Julian Frey è nato a Ginevra nel 1979. Ha ricevuto le sue prime lezioni di clavicembalo all'età di otto anni. Successivamente ha studiato all'Università di Musica di Friburgo e all'Università di Musica e Teatro di Monaco con Robert Hill e Christine Schornsheim, dove ha superato i diplomi di concerto e solista.
Tiene concerti come solista con orchestre come la Bamberg Symphony, il concerto di Lipsia e il Capriccio Basel, ha commentato concerti per bambini e recital da solista nel contesto di rassegne e festival di fama internazionale. Tra questi ci sono Menuhin Festival Gstaad, Bach Festival Leipzig, Lucerne Festival, MDR Music Summer, Bratislava Music Festival, Murten Classics, Thun Castle Concerts, Bamberg Residence Festival e Thuringian Bach Weeks.
Come musicista da camera, lavora con Kristin von der Goltz, Maurice Steger, Sabrina Frey, Christine Schornsheim, Fiorenza de Donatis, Sergio Azzolini e Jörg-Andreas Bötticher.
Nel suo progetto "Experiencia Flamenca" Vital Julian Frey suona la prima suite di flamenco per clavicembalo, che aveva composto dal chitarrista flamenco Michio .
Vital Julian Frey ha realizzato diverse registrazioni radiofoniche, tra cui Radio DRS2, Radio Suisse Romande, Saarländischer Rundfunk, SWR 2, BBC, France Musique, Radio Madrid e Bayerischer Rundfunk .
Come uno dei suoi numerosi riconoscimenti, ha ricevuto il Diploma di Merito dall'Accademia Musicale Chigiana di Siena nel 2002.
Julian Frey suona la maggior parte dei concerto con il suo clavicembalo francese a due manuali di Andrew Garlick, costruito su modello di Jean-Claude Goujom (1749).