Quadri in musica Ciclo Trieste: Proclamazione del Porto franco di Trieste (1719)
LA SOCIETA DEI CONCERTI NEI MUSEI CIVICI
Antonio Trampus, introduzione storica
Susanna Gregorat, introduzione al dipinto
Cecilia Ziano, violino
Tartiffe speciali e massima flessibilità, un'offerta pensata per voi, da usare da soli o in compagnia: un carnet di 5 concerti della Stagione 93 e altri 5 concerti dalle altre rassegne.
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Dalle ore 16.00 alle ore 16.45 presso il luogo del concerto.
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vedi sotto
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Per ulteriori informazioni:
Antonio Trampus, introduzione storica
Susanna Gregorat, introduzione al dipinto
Cecilia Ziano, Violino
Il terzo incontro del ciclo dedicato a Trieste e al suo particolare rapporto con l'Impero austro-ungarico ha come protagonista la proclamazione del Porto Franco, un evento che ha segnato profondamente l'evoluzione della nostra città.
Ci immergeremo nell'atmosfera dell'epoca grazie al racconto storico del Prof. Antonio Trampus, alle opere del pittore Cesare dell'Acqua e al violino di Cecilia Ziano, protagonista assoluto della musica dell’epoca attraverso tre compositori che hanno rivoluzionato l’arte e la musica dello strumento durante quegli anni.
I due grandi dipinti di Cesare Dell’Acqua gli furono direttamente commissionati dal fondatore del Museo Pasquale Revoltella (Venezia 1795 – Trieste 1869), ad un anno di distanza.
Erano gli anni di maggiore prestigio e affermazione dell’illustre finanziere veneziano, che a quell’epoca era molto ben integrato nell’ambiente politico ed economico-sociale della sua città d’adozione e che, per la propria ricca e prestigiosa residenza in via di costruzione (Palazzo Revoltella 1853 – 1858), su progetto dell’architetto berlinese Friedrich Hitzig, desiderava possedere ed esporre delle opere d’arte che ricordassero gli eventi storici più rilevanti della storia triestina: la dedizione alla Casa d’Austria nel lontano 1382 e la proclamazione del porto franco, per opera di Carlo VI, padre di Maria Teresa d’Austria.
Introduzione ai brani musicali: Marco Seco
Musiche di Biber, Bach e Locatelli.
Cesare Dell’Acqua
(Pirano d’Istria, 1821 – Bruxelles 1905)
La proclamazione del porto franco di Trieste (1855, olio su tela)
La scena è ambientata a ridosso del mare, dove poi sorgerà il Teatro Grande (oggi il Teatro Verdi) ed illustra, con grande ricchezza di costumi e di dettagli, il momento in cui, nel 1719, il nobile Giovanni Casimiro Donadoni a cavallo comunica ad una società molto ‘variegata’ e rappresentativa della nobiltà da una parte, e dei ‘commercianti’ di diversa provenienza e del popolo dall’altra, la proclamazione del porto franco, da parte di Carlo VI.
Tale importante “ordinanza” imperiale, che prevedeva per il porto di Trieste la liberalizzazione degli scambi commerciali senza l’obbligo di dazi, avrebbe portato nel secolo e mezzo a seguire, ad uno notevole sviluppo commerciale e ad un accrescimento demografico imponente della nostra città, nel contempo alimentando il suo noto carattere di città ‘cosmopolitica’.
Il pittore di storia Cesare Dell’Acqua sarebbe stato prescelto negli anni a seguire anche dall’Arciduca Massimiliano d’Austria per immortalare in una serie di dipinti, tutt’oggi esposti al Castello, alcuni momenti importanti della sua vita a Trieste, nei pochi anni in cui visse al Castello di Miramare, fastosa residenza sua e della consorte Carlotta del Belgio.
CECILIA ZIANO
Cecilia Ziano è il primo violino del Quartetto Lyskamm e Principal Second alla Rotterdam Philharmonish Orkest. Ha recentemente vinto il concorso da Konzertmeister alla Scottish Chamber Orchestra.
Nata a Ciriè (Torino) nel 1991, ha iniziato a suonare a 4 anni studiando con Fabrizio Pavone alla Scuola Suzuki di Torino. Dall’età di 11 anni ha cominciato a studiare all’Accademia di Musica di Pinerolo con Dora Schwarzberg e Adrian Pinzaru, successivamente si è diplomata al Conservatorio di Torino con Christine Anderson. Ha proseguito i suoi studi con Salvatore Accardo e Bruno Giuranna all’Accademia Stauffer a Cremona e all’Hochschule für Musik Hanns Eisler di Berlino con Kolja Blacher. Il percorso di Cecilia è stato sostenuto dalla Associazione DeSono e dalla Banca CRT.
Collabora con orchestre come Mahler Chamber Orchestra, Concertgebouw Orkest, Chamber Orchestra of Europe, Berliner Philharmoniker e molte altre.
Con il Quartetto Lyskamm ha concluso nel 2017 il Master in quartetto d’archi con Heime Mueller (Artemis Quartet) e si è affermata in varie competizioni internazionali, vincendo il Possehl Wettweberb, il 2° Premio al Concorso “Schubert und die Moderne” di Graz nel 2015, 1° Premio al Concorso Internazionale “G. Bergamo” di Lugano e il Borletti – Buitoni Chamber Music Prize dedicato a Claudio Abbado nel 2016 che ha aperto il quartetto alla carriera internazionale. Il Quartetto è regolarmente ospite delle principali associazioni concertistiche italiane ed europee tra le quali la Società del Quartetto di Milano, Lingotto Musica di Torino, Musica Insieme di Bologna, Amici della Musica di Firenze, Brahms Festival di Amburgo, ProQuartet di Parigi. Sono anche stati ospiti residenti per l’Aldeburgh Music Festival in Gran Bretagna. A gennaio 2019 è uscito il loro primo disco dedicato ai quartetti di Bartòk, in allegato alla prestigiosa rivista di musica classica “Amadeus” e poi pubblicato da NovAntiquaRecords.
Incontri che hanno influenzato incredibilmente la crescita musicale di Cecilia sono stati, tra gli altri, Ferenc Rados, Cuarteto Casals, Bruno Giuranna, Guy Braunstein, Boris Garlitzky e Eberhard Feltz. Appassionata e studiosa del repertorio barocco e classico, nell’estate 2022 vedrà uscire il suo primo disco solista suonato con strumento antico e moderno. Cecilia suona un preziosissimo violino Fiorini (Bologna ca.1800) per gentile concessione della National Dutch Music Foundation.
ANTONIO TRAMPUS
Professore ordinario di Storia moderna all'Università Ca' Foscari di Venezia. Nato nel 1967, si è formato a Trieste e a Torino; ha insegnato nelle università di Trieste e di Venezia, dove ha ricoperto numerosi incarichi accademici, tra cui quello di Direttore di Dipartimento (2020-2023). Ha svolto inoltre periodi di ricerca e insegnamento come visiting scholar in varie università straniere, tra cui Rotterdam, Helsinki, Vienna, Meknés. Fa parte di vari networks di ricerca internazionali e ha svolto attività di valutatore della ricerca scientifica in Italia e all’estero. È membro del comitato di direzione della “Rivista Storica Italiana” e del comitato editoriale di varie riviste scientifiche, tra cui “Mediterranea” e “Casanoviana”. È stato membro del consiglio direttivo della SISEM - Società Italiana per lo Studio dell'Età Moderna (2016-2018).
SUSANNA GREGORAT
Laureata in Lettere presso l'Università degli Studi di Trieste con una tesi interdisciplinare incentrata sull'Iconografia musicale nella pittura friulana del XV e XVI secolo, si è in seguito specializzata in Storia dell'arte Medievale e Moderna presso l'Università degli Studi di Bologna. In collaborazione con la Soprintendenza alle Belle Arti del Friuli Venezia Giulia ha svolto negli anni Novanta attività di catalogazione di beni culturali nell'ambito del Museo storico del Castello di Miramare e di edifici religiosi in provincia di Trieste e Udine. Ha iniziato a collaborare con il Museo Revoltella dal 1996 nell'ambito della progettazione e dello svolgimento dell'attività didattica museale e della ricerca scientifica finalizzata alle mostre temporanee. Dal 2002 lavora stabilmente al Museo Revoltella nel ruolo di Conservatore delle raccolte artistiche dell'Otto-Novecento. Ha svolto attività di catalogazione finalizzata alle varie pubblicazioni scientifiche del museo incentrate sul patrimonio museale e ha collaborato a vario titolo a tutti i cataloghi delle principali mostre allestite presso il Museo Revoltella dal 2002 ad oggi.