LEOPARDI E CHOPIN - ELSA FONDA , LETIZIA MICHIELON
LA SOCIETA DEI CONCERTI NEI MUSEI CIVICI
voce recitante e pianoforte
Concerto compreso nell'Abbonamento "La SdC Nei Musei Civici"
The concert is included into the "La SdC Nei Musei Civici" Pass
Il biglietto consente anche la visita alla collezione del Museo Revoltella
The ticket also allow a visit of Museo Revoltella art collection
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PREVENDITA Biglietti / Tickets PRESALE
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Piazzetta Santa Lucia, 1 - Trieste
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BIGLIETTERIA la sera del concerto |
BOX OFFICE in the evening of the concert
Dalle ore 17.00 alle ore 17.45 presso l'Auditorium del Museo Revoltella a Trieste
From 5.00PM until 5.45PM at Auditorium ofl Museo Revoltella in Trieste
Prezzi Biglietti / Ticket Prices
LEOPARDI E CHOPIN
Elsa Fonda, voce recitante
Letizia Michelon, pianoforte
Un racconto, le vite di due artisti eterni che si incrociano tra parole e musiche. Le poesie di Leopardi dalla voce di Elsa Fonda e le composizioni di Chopin attraverso il pianoforte di Letizia Michielon.
ELSA FONDA
Nata nel 1935 a Pirano in Istria, a Trieste si laurea in lingue e scienze politiche.
Studia pianoforte, canto e recitazione. Entra nella compagnia di prosa della RAI. Dopo il risciacquo a Firenze con Migliorini, Tagliavini e Papini nel ’66 vince il concorso nazionale per annunciatrici RAI. Collaboratrice di Labroca e Pugliese a Venezia, trasferita a Roma nel ’70, per trent’anni è una delle voci più belle della radio nazionale, richiesta per i programmi più prestigiosi. Alcuni, mandati al Premio Italia, sono in catalogo della Nuova Italia Editrice. Dà volto per la TV. Nell ’82 vince il primo premio alla Biennale Internazionale del Documentario.
Con una voce e una presenza di alta qualità nell’arte rara del porgere(Piano Time ’86) è cornice lussuosa dei concerti negli auditorii RAI e SantaCecilia, Teatro Sistina e dell’Opera, Quirinale, Vaticano.
Per il suo metodo STRUMENTO VOCE è richiesta da privati, enti pubblici e istituti di ricerca. Dall’83 all’89 è docente di dizione e educazione della voce al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ai corsi europei di formazione musicale di Assisi.
E’ voce recitante nel ’95 ne L’histoire de Babar di Poulenc; nel ’96 - ‘98 inPierino e il lupo di Prokofiev con l’orchestra sinfonica del Teatro Verdi diTrieste; ne L’histoire du soldat di Stravinskij, che ha tradotto dal francese.
Per l'Associazione Italia-Cina scrive e legge i testi del Festival Internazionale di cultura e arte per l'infanzia, a luglio 2008 a Roma e a piazza S. Marco a Venezia.Tiene recital in Italia e all’estero sull’evoluzione della lingua e sull’uso dellavoce e del corpo, con ricerche poetiche a fini formativi:
Gli addii e le attese, quaderno italiano di voci femminili dal 200 al 900;
Testamenti di pace, messaggi di speranza del 900 dal mondo;
Ai padri; Alle madri, poesie del 900 italiano;
Giacomo Leopardi; Giovanni Pascoli;
Le poesie predilette da Umberto Saba; Saba e Giotti: uguali e diversi;
Federico Garcia Lorca.
Riduce In nome della madre di Erri De Luca; La radura, favola di MarisaMadieri e Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare diLuis Sepulveda; dando vita a tutti i personaggi con la magia della voce.
Scrive Una colomba con ali a scaglie di madreperla dalla vita di santaTeresa d’Avila, con uno studio sulla voce in estasi;
Vorrei incatenare la mia anima per non vederla più vagabondare, dallelettere di Elody Oblath Stuparich a Scipio Slataper (1909-1914);
L’eredità irripetibile, patrimonio sonoro di filastrocche;
Per troppa vita che ho nel sangue – Parole per Antonia Pozzi.
LETIZIA MICHIELON
Pianista, filosofa della musica e compositrice veneziana, Letizia Michielon è un’artista poliedrica. Grazie alla sua formazione neoumanistica, costruisce il proprio profilo creativo attraverso il dialogo tra le diverse discipline, proponendosi di realizzare un percorso estetico innovativo e in continua espansione.
Da Eugenio Bagnoli, con cui si è diplomata appena sedicenne summa cum laude presso il Conservatorio «B. Marcello» di Venezia, ha appreso la passione per la ricerca del suono, sintesi di un percorso culturale ad ampio raggio, e una concezione dell’interpretazione quale sfida proiettata nel futuro, in grado di incidere profondamente nell’avventura della conoscenza.
Dopo l’esordio a quattordici anni nella Wiener Saal del Mozarteum di Salisburgo, si è in seguito perfezionata con M. Tipo, K. Bogino, A. Jasinski, P. Masi e M. Mika, intraprendendo giovanissima una carriera concertistica che l’ha portata a esibirsi in sale prestigiose (Mozarteum di Salisburgo, Centro Schönberg di Vienna, Kunstuniversität di Graz, Casal del Metge di Barcellona, Accademia Chopin di Varsavia, BKA Theater di Berlino, Mozart Hall di Bratislava, Abravanel Hall di Salt Lake City-Utah, Pollack Hall di Montreal, New York University, Teatro la Fenice di Venezia, Fondazione “E.Vedova”, Conservatorio “G. Verdi” di Milano, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro “G. Verdi” e Teatro Miela di Trieste).
Nel 2024 debutterà in Giappone e Cina.
Da alcuni anni si sta dedicando all’approfondimento del pensiero beethoveniano, incidendo per Limen l’integrale delle sonate e principali opere pianistiche in una produzione discografica che intreccia l’aspetto esecutivo a quello della ricerca scientifica volta all’approfondimento della Bildung neoumanistica.
Un work in progress che ha dato vita al Progetto Beethoven 2020, in corso alla Scuola Grande di San Rocco, nel quale l’artista sta proponendo l’integrale delle sonate e dei concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven con la Mitteleuropa Orchestra diretta da F. Fanna.
Parallelamente, sempre con Limen, ha avviato la registrazione dell’integrale chopiniana e l’incisione delle opere di C. Debussy e M. Ravel.
L’esperienza interpretativa si intreccia saldamente a quella compositiva, poiché per Letizia, memore della concezione estetica di Schlegel, Hegel e Gadamer, interpretare significa ri-creare e in qualche modo “ri-comporre” l’opera che viene eseguita.
Dopo il diploma in Composizione, sotto la guida di R. Vaglini, ha ricevuto commissioni all’interno di importanti festival internazionali, tra cui Biennale Musica, Teatro La Fenice, Ex Novo Musica, BKA di Berlino, Trieste Prima, Festival di Limoux, Washington Square Festival.
Il percorso compositivo ha aperto ulteriori orizzonti verso la direzione d’orchestra, coltivata sotto la guida di P. Bellugi, R. Rivolta e M. Summers, e la musica elettronica, che ha studiato presso il Conservatorio di Venezia.
Spesso le sue opere traggono spunto da suggestioni figurative o da letture filosofiche e poetiche.
La filosofia rappresenta infatti il suo terzo polo di interesse.
Dopo la laurea summa cum laude conseguita a Ca’ Foscari, con una tesi sugli scritti estetici di F. Schiller, ha conseguito il Ph.D. in Scienze Pedagogiche e Didattiche presso l’Università di Padova discutendo una tesi su J.W. von Goethe. Nel 2019 ha discusso il secondo Ph.D. in Filosofia della Musica a Ca’ Foscari con una tesi sul Beethoven di Adorno.
Collabora con il gruppo di ricerca guidato dal prof. Mario Gennari presso l’Università di Genova e fa parte del comitato scientifico della collana Impromptus (EUT, Trieste), comprendente saggi di estetica, musicologia e filosofia della musica.
Ha curato il volume Die Klage des Ideellen, Il Lamento dell’ideale. Beethoven e la filosofia hegeliana (EUT, 2018), presentato a Pordenone Legge; la monografia Il suono messo a nudo. Contrappunti al Beethoven di Adorno (EUT, 2020); e La mia musica è calligrafia. Suono e silenzio nel pensiero compositivo di Toshio Hosokawa (EUT, 2022).
Ha pubblicato per Cambridge Press, Il Melangolo, Il Poligrafo, EUT e Mimesis.
Attualmente sta indagando il rapporto tra musica e neuroscienze, l’affascinante mondo del pensiero complesso e dei performance studies.
Tematiche che affronta con i suoi studenti nei corsi Pianoforte principale e Musica e Performance, discipline di cui è titolare presso il Conservatorio «B. Marcello» di Venezia; all’interno della stessa istituzione è stata inoltre Coordinatore del Dipartimento Tastiere e attualmente è referente del Conservatorio nell’ambito della piattaforma universitaria Study in Venice (https://www.studyinvenice.it).
L’entusiasmo per l’attività didattica, ereditata dal M° Bagnoli, l’ha portata inizialmente a insegnare presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha tenuto successivamente master classes presso prestigiose istituzioni internazionali quali MDW di Vienna, Conservatorio di Lugano, Accademia Chopin di Varsavia, Conservatorio Reale di Madrid, Trinity Laban di Londra, Accademia di Novi Sad, Accademia di Sarajevo, New York University e McGill University di Montréal.
Cura inoltre per il Teatro Miela di Trieste un Laboratorio di Musica e Performance.
Sue registrazioni e interviste sono state trasmesse dalla RAI, Radio della Svizzera Italiana, Radio Televisione di Capodistria, Radio di Salt Lake City e NHK di Tokyo.