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IAN BOSTRIDGE - CAPPELLA NEAPOLITANA

ANTONIO FLORIO, direttore

Tormento d'amore, viaggio musicale sulla corda del tenore

Teatro G. Verdi Trieste, Riva 3 Novembre 1, Trieste
Lunedì 8 aprile 2024, ore 20:30

Concerto compreso nell'Abbonamento della Stagione Concertistica 2023/24

The concert is included into the 2023/24 Concert Season Pass

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Piazza G. Verdi, 1 - Trieste

Da martedì a sabato dalle 9:00 alle16:00 (nei giorni di spettacolo serale 9.00-13.00 e 18.00-21.00)
Domenica dalle 10:00 alle 13:00 (e da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo). 
E-Mail: boxoffice@teatroverdi-trieste.com
Numero Verde 800 898 868 dedicato alle informazioni di biglietteria attivo tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 21.00
Tel: 040 6722298 / 040 6722299 

PREVENDITA BIGLIETTI ONLINE / Online tickets sales
vedi sotto / see below

 

BIGLIETTERIA LA SERA DEL CONCERTO / Box Office in the evening before the concert
Dalle ore 18.00 alle ore 20.15 presso il Teatro Lirico G. Verdi

 

Gli abbonati alla Stagione Lirica 2023-2024 del Teatro Lirico G. Verdi di Trieste hanno lo sconto del 10% sul prezzo dei biglietti INTERI.

I biglietti UNDER30 si prenotano online utilizzando questo modulo e sono poi acquistabili presso la Segreteria SdC, presso la Biglietteria del Teatro Verdi e la sera del Concerto. Non sono disponibili online.

Platea, palchi di Pepiano e di 1° ordine
€ 45,00

1ª Galleria e Palchi di 2° ordine
€ 41,00

2ª Galleria
€ 32,00

Palchi di 3° ordine
€ 31,00

Loggione
€ 26,00

Platea, palchi di Pepiano e di 1° ordine
€ 41,00

1ª Galleria e Palchi di 2° ordine
€ 37,00

2ª Galleria
€ 29,00

Palchi di 3° ordine
€ 28,00

Loggione
€ 24,00

Platea, palchi di Pepiano e di 1° ordine
€ 10,00

1ª Galleria e Palchi di 2° ordine
€ 10,00

2ª Galleria
€ 10,00

Palchi di 3° ordine
€ 10,00

Loggione
€ 10,00

Ian Bostridge, tenore

La Capella Neapolitana

Antonio Florio, direttore

 

NOTE D'ARTISTA
incontro con gli artisti al Ridotto del Teatro Verdi, ore 19.15, ingresso libero

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Programma

Francesco Cavalli (Crema 1602 - Venezia 1676)

Recitativo e Aria di Alessandro : “io resto solo”, “Misero così va” da  “Eliogabalo”

Alessandro Stradella (Bologna 1643 - Genova 1682)

Aria di Crudarte “Soffrirà, spererà” da “Il Corispero”

Marc’Antonio Cesti (Arezzo 1623 - Firenze 1669)

Sinfonia da “Argia”

Aria di Polemone “Berenice, ove sei ?”  da “Il Tito”

Antonio Sartorio (Venezia 1630 - Venezia 1680)

Sinfonia da “Orfeo”

Francesco Provenzale (Napoli 1632 - Napoli 1704)

Aria di Armidoro “Deh rendetemi ombre care” da “La Stellidaura”

Sinfonia da “Il Schiavo di sua moglie”

Aria di Selim “Che speri mio core” da “Il Schiavo di sua moglie”

Cristofaro Caresana (Venezia 1640 - Napoli 1709)

Aria del Principe “ Tien ferma fortuna” da “Le avventure di una fede”

Giovanni Legrenzi (Clusone 1626 - Venezia 1690)

Sinfonia da “Il Totila”

Leonardo Vinci (Strongoli 1690 - Napoli 1730)

aria di Cosroe “Gelido in ogni vena” da “Siroe”

Nicola Fago (Taranto 1677 - Napoli 1745)

Aria di Moisè “ Nuove straggi” da “Il Faraone sommerso”

Sinfonia da “Il Faraone sommerso”

Leonardo Vinci (Strongoli 1690 - Napoli 1730)

aria di Cosroe “Se il mio paterno amore “ da “Siroe “

Antonio Vivaldi (Venezia 1678 - Vienna 1741)

aria “Gelido in ogni vena” da “Il Farnace”

Biografia

IAN BOSTRIDGE

Il tenore inglese Ian Bostridge è considerato uno degli artisti di maggior rilievo del panorama musicale internazionale.

Ha frequentato il post-dottorato in storia presso il Corpus Christi College di Oxford prima di dedicarsi a tempo pieno alla carriera di cantante.  Si è esibito in recital internazionali nelle più famose concert hall e al festival di Salisburgo, Edimburgo, Vienna, Aldeburgh e alla Schubertiade. Nel 1999 ha eseguito in prima mondiale un ciclo di lieder scritto espressamente per lui da Hans Werner Henze. È  stato artista “in residence” in diverse stagioni concertistiche: nel 2003-2004 presso la Konzerthaus di Vienna e la Schubertiade Schwarzenberg, nel 2004-2005 presso il Concertgebow di Amsterdam dove ha condiviso la serie “Charte Blanche” insieme a Thomas Quasthoff, nel 2005-2006 presso la Carnegie Hall con il ciclo da lui ideato “Perspectives”, nel 2008 presso il Barbican di Londra.

Ha debuttato nell’opera nel 1994, cantando Lysander in A Midsummer Night’s Dream di Britten con la Opera Australia al Festival di Edimburgo.  Nel 1996 ha debuttato all’English National Opera prima nel ruolo di Tamino (Mozart, Flauto Magico), quindi in quello di Jupiter nella Semele (Haendel). Nel 1997 ha cantato Quint in The Turn of the Screw di Britten nella premiata produzione di Debora Warner alla Royal Opera, dove da allora ha interpretato Caliban in The Tempest di Thomas Ades, Don Ottavio nel Don Giovanni diretto da Antonio Pappano, e Vasek ne La sposa venduta diretta da Bernard Haitink.  Nel 1998 ha debuttato al Festival di Monaco cantando Nerone ne L’Incoronazione di Poppea con la regia di David Alden, e sempre a Monaco ha in seguito interpretato Tom Rakewell in The Rake’s Progess e il Coro Maschile in The Rape of Lucretia.  Ha cantato ne Il Diario di uno Scomparso di Janáček, nella nuova traduzione di Seamus Heaney messa in scena da Deborah Warner, a Londra, Parigi, Monaco, Amsterdam e New York.  Più recentemente ha interpretato Don Ottavio all’Opera di Stato di Vienna e il suo ‘primo’ Aschenbach nella nuova produzione di Death in Venice per l’English National Opera, in seguito ripresa al Teatro de la Monnaie a Bruxelles e in Lussemburgo.

Le sue incisioni includono Die schöne Müllerin di Schubert con Graham Johnson (Gramophone Award 1996); Tom Rakewell con Sir John Eliot Gardiner (Grammy Award, 1999) e Belmonte con William Christie.  Con EMI Classics, con cui ha un contratto in esclusiva, ha registrato i lieder di Schubert e Schumann (Gramophone Award 1998), songs inglesi e i lieder di Henze con Julius Drake, Our Hunting Fathers con Daniel Harding, Idomeneo con Charles Mackerras, Janáček con Thomas Adès, Schubert con Leif Ove Andsnes, Mitsuko Uchida e Antonio Pappano, Noël Coward con Jeffrey Tate, i songs orchestrali di Britten con i Berliner Philharmoniker e Sir Simon Rattle, Wolf con Antonio Pappano, le Cantate di Bach con Fabio Biondi, i Canticles e The Turn of the Screw di Britten (Gramophone Award 2003), e arie di Haendel con Harry Tickets.
Si è esibito con orchestre quali i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, la Chicago Symphony, la Boston Symphony, la London Symphony, la London Philharmonic, la BBC Symphony, la Rotterdam Philharmonic, la Royal Concertgebouw, la New York Philharmonic, la Los Angeles Philharmonic e la Orchestra del Metropolitan Opera, sotto la direzione di Sir Simon Rattle, Sir Colin Davis, Sir Andrew Davis, Seiji Ozawa, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovich, Daniel Barenboim, Daniel Harding, Donald Runnicles, James Levine e Antonio Pappano.
Nel 2001 è stato eletto allievo onorario del Corpus Christi College di Oxford e nel 2003 ha conseguito il Dottorato Onorario in Musica all’Università di St Andrews. 
Durante la cerimonia per le Nuove Onorificenze del 2004 è stato insignito dell’Ordine dell’Impero Britannico. È  sposato alla scrittrice e critica letteraria Lucasta Miller. Entrambi vivono a Londra con i loro due figli.

LA CAPELLA NEAPOLITANA

Ensemble fondato nel 1987 da Antonio Florio, inizialmente col nome di Cappella della Pietà de’ Turchini, la Cappella Neapolitana è costituita da strumentisti e cantanti specializzati nell’esecuzione del repertorio musicale napoletano di Sei e Settecento, e nella riscoperta di compositori rari.

L’originalità dei programmi ed il rispetto rigoroso della prassi esecutiva barocca ne fanno una delle punte di diamante della vita musicale italiana ed europea ed uno dei complessi barocchi più celebri al mondo. L’ensemble è stato invitato ad esibirsi sui palcoscenici importanti di tutto il mondo (Accademia di Santa Cecilia di Roma, Teatro di San Carlo, Palau de la Musica di Barcellona, Berliner Philharmonie, Wiener Konzerthaus, Teatro Lope de Vega di Siviglia, Associazione Scarlatti di Napoli, Teatro La Monnaie di Bruxelles, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro Colon di Buenos Aires, Cité de la Musique di Parigi, Philharmonie di Colonia, Opera di Losanna) e ha preso parte ai maggiori festival di musica antica europei: Festival Monteverdi di Cremona, Festival di Versailles, Nancy, Nantes, Metz, Caen, Ambronay, Festival de Otoño di Madrid, Festival di Musica Antica di Tel Aviv, Barcellona, Potsdam, BBC Early Music Festival, Saison Musicale de la Fondation Royaumount, Festival Mozart di La Coruña.

La Cappella Naeapolitana è inoltre uno dei complessi italiani, che proprio grazie alla altissima qualità esecutiva, alla unicità delle proposte musicali, ha tenuto più concerti all’estero: nell'arco della sua attività si è esibita in Cina, Giappone, Stati Uniti, Brasile, Colombia, Argentina, Cile, Uruguay, Messico, Russia, oltre che ovviamente in tutta Europa.

L’ensemble ha registrato per Radio France, per la BBC di Londra, per la Radio belga, spagnola, tedesca e austriaca e nel 1998 è stato impegnato nella realizzazione di un documentario per la televisione belga e di un film dedicato all’opera buffa per l’emittente franco-tedesca ARTE.

Particolarmente intensa è l’attività discografica per le maggiori etichette europee, con all’attivo oltre trenta registrazioni dedicate alla riscoperta dell’immenso patrimonio napoletano barocco e in più occasioni premiate dalla critica internazionale con i maggiori premi.

Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti in trenta anni ricordiamo almeno: il premio Vivaldi della Fondazione Cini di Venezia, il premio Abbiati dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, i numerosi“Diapason d’Or” per tante registrazioni ed il Premio “Charles Cross” dell’Accademie du Disque. Il 2018 è stato un anno particolarmente importante per la Cappella Neapolitana: trionfale è stata l’accoglienza del pubblico e della critica per l’ “Orfeo” di Monteverdi al Teatro Regio di Torino, i concerti al Concertgebouw di Amsterdam e a Gand, e la prima moderna del “Siroe re di Persia” di Leonardo Vinci al Teatro San Carlo di Napoli, registrato dall'etichetta Dynamic.

Il 2019 è stato ancora più intenso: due tra i principali festival musicali europei – il festival di Pasqua di Cracovia, ed il Festival di Utrecht – dedicano la loro programmazione a “NAPOLI” e ovviamente la Cappella Neapolitana con Antonio Florio, sono stati i protagonisti di eccellenza in questi festival ed il M° Florio ha inoltre curato la direzione artistica di tutta l'edizione del Festival a Cracovia. In gennaio 2020 ancora protagonisti con un bel tour in Olanda che ha toccato le città di Eindhoven, Utrecht, Tilburg e Groningen con il violoncellista Giovanni Sollima.

Dal 2016 l’Orchestra è ospitata in residenza presso la Domus Ars di Napoli, ed agisce come centro di ricerche e produzione nel campo dell’antica musica dell’Italia meridionale. Presidente onorario della nuova orchestra Cappella Neapolitana è il critico musicale di fama europea Juán Angel Vela del Campo. Consulente per le ricerche musicologiche, fin dalla creazione, è il musicologo italiano Dinko Fabris.

ANTONIO FLORIO

Nato a Bari, riceve una formazione classica, diplomandosi in Violoncello, Pianoforte e Composizione al Conservatorio di Bari, sotto la guida di Nino Rota. Approfondisce, in seguito, lo studio degli strumenti antichi e della prassi esecutiva barocca. 

Dopo aver dato vita, nel 1987, all’ensemble i Turchini, ora Cappella Neapolitana, si dedica con pari impegno all’attività concertistica e ad un’intensa ricerca musicologica, esplorando soprattutto il repertorio della musica napoletana dei secoli XVII e XVIII, recuperando in quest’ambito capolavori dell’opera assolutamente inediti, curandone infine la proposta per i più prestigiosi teatri europei e italiani.

Tra i molti titoli riscoperti da Florio citiamo “La colomba ferita” (1670), “Il schiavo di sua moglie”(1671) e “La Stellidaura vendicante” (1674) di Francesco Provenzale; “Il disperato innocente” di Francesco Boerio (1673);“La finta cameriera” di Gaetano Latilla (1673); “Li Zite’n Galera” di Leonardo Vinci (1722); “Il Pulcinella vendicato” di Giovanni Paisiello (1767); “La Statira” di Francesco Cavalli (nell’edizione per Napoli del 1666); “Motezuma” di Francesco De Majo (1765). Nel 1999 e nel 2000 ha diretto l’Orchestra Sinfonica di Santiago de Compostela, presentando “La serva padrona” e lo “Stabat Mater” di Giovan Battista Pergolesi.

Non meno impegnativa è la sua attività didattica: ha tenuto seminari e masterclass sulla vocalità barocca e sulla musica da camera per il Centre de Musique Baroque di Versailles, per la Fondation Royaumont e per il Conservatorio di Toulouse. È, inoltre, titolare della cattedra di Musica da camera del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli dove svolge un corso universitario sullo stile e il repertorio barocco. E’ direttore artistico dello “Scarlatti LAB” , laboratorio per la musica barocca a cura dell’Associazione Scarlatti di Napoli. Nel 2008 ha diretto al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Mercadante di Napoli l’opera “Alidoro” di Leo, il cui allestimento, racchiuso in un dvd, si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento del “Diapason d’Or” e “Orphèe d’or-Paris-accademie du disque lyrique”. Insieme a quest’ultimo, ad Oviedo in Spagna, gli è stato attribuito il premio “Luis Gracia Iberni” – corrispondente al nostro premio Abbiati – per la Miglior Direzione Musicale in occasione della prima esecuzione in tempi moderni dell’opera “Ottavia restituita al trono” di Domenico Scarlatti. In marzo 2018 ha diretto “Orfeo” di Monteverdi al Teatro Regio di Torino, con grande successo di pubblico e critica. Tra i recenti e prossimi impegni segnaliamo la produzione di “Siroe, Re di Persia” al Teatro di San Carlo ed il concerto a gennaio 2019 presso il Teatro di Clermont-Ferrand con l'esecuzione della cantata   “Marc'Antonio e Cleopatra” di Hasse. È stato inoltre il direttore artistico dell'edizione 2019 del Festival Misteria Paschalia che si svolge nella splendida città di Cracovia. Con la sua Cappella Neapolitana è stato ospite per due concerti al Festival Oude Muziek di Utrecht, aprendo la rassegna il 23 agosto 2019. Nel 2020 è stato protagonista di un tour in Olanda con la Cappella Neapolitana e Giovanni Sollima, con ben 4 concerti ad Eindhoven, Utrecht, Tilburg e Groningen.